La Schola di Alta Formazione Politica di MEDinLUCANIA è un’iniziativa culturale gratuita e accessibile a tutti, orientata alla formazione di cittadini consapevoli e alla diffusione della cultura politica. Nata dal volontariato e dalla passione per la conoscenza, la Schola promuove un percorso di riflessione critica e dialogo aperto, volto a valorizzare le potenzialità della Basilicata e del Mezzogiorno. L’obiettivo è contribuire alla costruzione di un nuovo paradigma culturale fondato su partecipazione, competenza e responsabilità civica.
La Schola di Alta Formazione Politica di MEDinLUCANIA nasce come spazio di confronto e di approfondimento volto alla formazione di cittadini consapevoli, attivi e responsabili.
Si configura come un progetto di formazione gratuita e accessibile online, fondato sul volontariato culturale e sulla convinzione che la conoscenza debba essere un bene comune, condiviso e diffuso senza barriere economiche o sociali.
In un contesto caratterizzato da complessità crescente e da trasformazioni rapide dei sistemi economici, politici e culturali, la Schola intende promuovere un approccio critico e partecipativo ai fenomeni contemporanei. Attraverso il dialogo e la formazione, essa mira a favorire lo sviluppo di una coscienza civile capace di interpretare il presente e di contribuire in modo costruttivo al bene collettivo.
L’iniziativa si propone di favorire la nascita di un nuovo paradigma culturale lucano, capace di mettere in valore le straordinarie potenzialità — umane, ambientali e culturali — di un territorio spesso sottoutilizzato.
La Schola si impegna a elaborare e diffondere proposte culturali, sociali e politiche che stimolino la partecipazione civica, animino il dibattito pubblico e rafforzino la coesione delle comunità locali.
La Basilicata e il Mezzogiorno d’Italia vivono una fase in cui emergono urgenze profonde: lo spopolamento, la marginalità produttiva, la fragilità dei servizi pubblici e la povertà sociale. La risposta a tali sfide non può prescindere da una rinnovata competenza politica e istituzionale, capace di guidare processi virtuosi di sviluppo e di rigenerazione territoriale.
In tale prospettiva, la Schola si configura come laboratorio di pensiero e formazione permanente, volto ad affrontare in modo analitico e consapevole le radici storiche e strutturali dei problemi, orientando le energie verso la costruzione di un futuro sostenibile e condiviso.
La Schola di Alta Formazione Politica rappresenta oggi un punto di riferimento nel panorama culturale lucano per la qualità dei suoi contenuti e per la partecipazione crescente del pubblico.
I seminari e le lezioni proposti affrontano tematiche di ampio respiro — dall’economia alla sociologia, dalla filosofia politica alla governance territoriale — offrendo momenti di alta formazione interdisciplinare e di riflessione critica sui processi contemporanei.
L’incremento costante di partecipanti, sia in diretta sia in differita, testimonia la validità di un progetto che intercetta un bisogno reale di approfondimento e di cultura politica nella società civile.
La Schola prosegue dunque nel suo impegno a diffondere la conoscenza come strumento di emancipazione e di progresso, ponendosi come centro di promozione della cittadinanza attiva e della democrazia sostanziale nel contesto della Basilicata e del Mezzogiorno.
Primo ciclo 2025 della Schola Med di Alta Formazione Politica
Linee guida per la definizione dei seminari
1. Focus tematico principale.
Ogni seminario deve contribuire a esplorare la crisi della politica contemporanea, con un’attenzione particolare:
All’analisi critica delle strutture di potere e delle logiche di sistema che caratterizzano la politica moderna;
Alla comprensione dell’antropologia implicita nella politica attuale, con riflessioni sull’individualismo, la democrazia e le trasformazioni culturali che ne derivano.
2. Formazione sul lessico politico.
I seminari devono includere momenti dedicati alla spiegazione e all’approfondimento del lessico politico moderno, con l’obiettivo di fornire ai partecipanti strumenti teorici e pratici per interpretare il linguaggio del potere e della trasformazione.
3. Analisi critica e trasformativa.
Ogni intervento deve proporre un’analisi critica dell’attuale orizzonte politico e culturale, con uno sguardo che:
Individui le logiche di sistema che regolano le dinamiche politiche odierne;
Proponga strumenti critici per favorire consapevolezza e, dove possibile, per inserire “sabbia negli ingranaggi” del sistema attraverso la cultura e il pensiero critico.
4. Trasversalità e pluralità di prospettive.
I temi dei seminari devono essere scelti in modo da coprire diversi aspetti della crisi politica, combinando approcci storici, filosofici, economici e culturali. Ogni relatore può partire dal proprio campo di competenza, ma è importante che il tema si inserisca in una narrazione condivisa, orientata alla formazione e alla trasformazione.
5. Rilevanza pratica.
Pur avendo una base teorica solida, i seminari devono fornire strumenti pratici o interpretativi che i partecipanti possano applicare nella comprensione della realtà politica e sociale contemporanea.
6. Inclusività e dialogo.
Ogni seminario deve prevedere momenti di confronto e dialogo, favorendo una partecipazione attiva da parte del pubblico. Questo può avvenire sia attraverso il coordinamento delle domande, sia tramite attività che stimolino il dibattito e la riflessione critica.
Formato dei seminari
Durata
Ogni seminario deve avere una durata compresa tra 60 e 90 minuti, per garantire un’esposizione approfondita dell’argomento trattato.
Struttura
Introduzione (10-15 minuti): Apertura da parte del relatore o dei relatori (se in coppia), con inquadramento del tema e definizione del contesto.
Esposizione centrale (30-45 minuti)
Approfondimento del tema scelto, con riferimenti teorici e pratici.
Q&A e interazione (15-30 minuti)
Spazio dedicato alle domande, con modalità di partecipazione sia per il pubblico in sala (max 5 persone) sia per quello online.
Ruolo del coordinatore
Il coordinatore deve:
Preparare fino a cinque domande preimpostate per stimolare la discussione;
Essere pronto a porre domande libere, in base all’andamento del seminario;
Filtrare e accorpare le domande del pubblico per garantire coerenza e fluidità nel dibattito.
Scelta dei temi
Ogni membro/relatore del comitato scientifico propone un argomento in linea con le linee guida sopra riportate.
Il comitato ristretto valuta e armonizza le proposte, suggerendo eventuali modifiche o sostituzioni per mantenere un filo conduttore coerente tra i seminari.
Obiettivi
I seminari devono puntare a:
Formare i partecipanti fornendo loro strumenti analitici e interpretativi;
Stimolare una consapevolezza critica della politica attuale e delle sue implicazioni culturali;
Favorire un dialogo aperto e partecipativo tra relatori e pubblico.
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