A Melfi Convegno Internazionale “Forme e culture della regalità”, inserito nel progetto “Fantastico Medioevo”. Ne hanno preso parte 30 storici, docenti di Atenei da tutta Italia e dall’estero, con l’intento di ricostruire la nascita di Stato nel Meridione, partendo dal periodo normanno con Melfi elevata a Capitale, quindi con Federico II e la sua Costituzione sino a giungere ai sovrani angioini. L’apertura dei lavori nella Basilica Cattedrale di Melfi. Nella coreografia di falchi e falconieri dell’Arte Venandi di Melfi, i saluti istituzionali del Sindaco di Melfi, Giuseppe Maglione e del Vescovo Ciro Fanelli, l’introduzione di Fulvio Delle Donne, direttore scientifico del progetto. La prolusione di Ortensio Zecchino con la lectio magistralis, “La Costituzione di Melfi e la costruzione della regalità”. Da massimo esperto e studioso medievalista ha tracciato con ampiezza tutta la fase istitutiva di un grande regno laico da parte di Federico II. La sua vasta opera, i tanti conflitti e scomuniche da parte dei Papi, la sua singolare Crociata non di guerra ma di dialogo. La presentazione apparentemente dissonante con il luogo sacro, simbolicamente evento dalla sua storicità, la riappacificazione fra la Chiesa e Federico II, quasi a preludio degli ottocento anni dalla promulgazione, avvenuta a Melfi, della Costituzione. Le altre due lectio magistralis tenute nella sala Spinelli dell’Episcopio. Francesco Paolo Tocco, docente di storia medioevale ha sviluppato con passione il tema legato alla sua terra: “Il Vespro siciliano e la ridefinizione delle forme della regalità”. Lo studioso nel far notare quanto l’evento sia stato mitizzato ne ha tracciato il suo evolversi. Avvenuto nel 1282, ha portato alla scissione dal Mezzogiorno del regno di Sicilia fondato dai Normanni nel XII secolo. A seguire la formazione di due regni l’uno retto dalla dinastia angioina, l’altro dalla aragonese, sino a giungere alla loro riunificazione con l’impero iberico- asburgico. A chiudere Fulvio Delle Donne, Università Federico II di Napoli con “Melfi, Palermo, Napoli: costruzione della regalità tra simboli,gesti e incoronazioni”. Nel 1041 Melfi “non è una città qualsiasi, ma un luogo che la cronachistica medioevale trasforma e reinventa, fino a farne la prima ‘capitale simbolica’ del Mezzogiorno”. Ad iniziare dal 1130 dal Regno istituito a Melfi nel 1130 con l’incoronazione del normanno Ruggero II d’Altavilla. A seguire strategie istituzionali, politiche, ideologiche, liturgiche, culturali per istituire un Regno. E l’arte di Federico II ad adattare le strutture esistenti alla formazione del suo impero. Dalla sua incoronazione ad Aquisgrana a quella di Roma in S. Pietro, la corona imperiale dalle mani di Onorio III. La sua attenzione al Regno di Sicilia con la grande riforma legislativa, la sua Costituzione, emanata nel 1231 a Melfi. Quindi Carlo I d’Angiò, la monarchia papale, la dinastia sveva soppiantata e a Napoli il trionfo di Alfonso. A concludere nel Meridione non una regalità arretrata ma di straordinaria dinamicità intellettuale nell’Europa medioevale. La chiusura delle lezioni nel castello di Melfi.
L’iniziativa organizzata dal Centro Europeo Studi Umanesimo e Rinascimento Aragonese, con il contributo della Direzione generale del MIC, con il patrocinio degli atenei di Basilicata, Avignone, Girona,Napoli Federico II e Orientale, Pisa ed il supporto della Regione Basilicata, della Fondazione Matera Basilicata 2019, del Comune e Diocesi di Melfi unitamente ad APT Basilicata, Lucana Film Commission, Musei e Parchi Archeologici di Melfi e Venosa.
NASCE A MELFI LO STATO E LA REGALITÀ DEL MERIDIONE D’ITALIA di Franco Cacciatore